Usuario invitado
8 de septiembre de 2023
Soggiorno di una settimana in questa struttura stupenda. Una magione meravigliosa arredata con gusto, tende bianche ampie e svolazzanti, spazi grandissimi, giardino e area piscina. C’è anche una cappella straordinariamente bella, immersa tra le piante di cappero e i meravigliosi arredi di pietra chiara che spuntano da ogni angolo. La camera Teresa, categoria superior, è ampia e molto ben arredata, con una bella terrazza (in cui si trova una vasca idromassaggio un po’ datata e non funzionante). La nota dolens di questo posto con un biglietto da visita apparentemente meraviglioso è la qualità delle materie prime e una evidente perdita di autenticità che dovrebbe permeare il tipo di soggiorno: prodotti a km 0, freschezza e qualità, visto che siamo in Salento, dove si mangia divinamente. È probabile che ciò sia dovuto alla gestione, solo apparentemente familiare, in realtà affidata al Tour operator Sud Sud Vacanze. La colazione, unico pasto da noi prenotato, nella formula B&b, prevedeva prodotti buoni ma da grande distribuzione, fatta eccezione per i pasticciotti e le crostatine, comunque acquistate al forno. Una cosa che non ho gradito è stato dover chiedere ogni mattina uno yogurt magro e sentirmi spacciare quello intero (e di non eccellente qualità) per quello magro. Una sciocchezza, d’accordo, ma perché non mi dici che non c’è invece di dirmi anche altri gusti vanno bene ugualmente? Mah!! Il personale è gentile, carino e abbastanza disponibile, ma non fare richieste alternative a quello che hanno acquistato, perché la politica lì è un tantino diversa. Insomma, nel mio immaginario, scegli una masseria proprio perché ti aspetti una valorizzazione dei prodotti del territorio, non una colazione da business hotel in città. Non ho per niente gradito poi che il primo giorno la frutta a colazione non fosse minimamente fresca, situazione poi migliorata nei giorni a seguire. Si deve scegliere una strada, a mio avviso: o ci si dedica agli eventi (e lì ce ne sono) prediligendo un servizio che magari utilizza un catering oppure si sceglie di garantire a chi ci passa le vacanze un servizio degno dell’autenticità del territorio bellissimo in cui si trova la Cucuruzza. Sono convinta che togliendo di mezzo il Tour operator e dando più valore alla ricerca (anche culinaria) il servizio complessivo ne guadagnerebbe.
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