Usuario invitado
26 de agosto de 2022
Questo motel è situato in un un punto panoramico assai bello, con vista magnifica sulle Prealpi friburghesi, il maestoso Moléson, il Lago di Gruyères e l'omonimo castello. Il tutto, sullo sfondo di una pianura verdeggiante, con tanto di mucche beatamente al pascolo e greggi in libertà. Insomma, una cartolina postale! Roba da invogliare chiunque a compiervi una sosta per dormire una notte in un paesaggio agreste e riposante o almeno assaggiare qualche specialità gastronomica a base del locale mitico formaggio omonimo o della non meno raccomandabile "double crème de la Gruyère". Purtroppo per me, arrivato qui al termine di una lunga e sfiancante maratona autostradale in cerca di ristoro e di riposo, mi sono ritrovato con la porta chiusa in faccia. E niente da mangiare o da bere! Perché alle dieci di sera, di un venerdì d'agosto, in pieno periodo di vacanze, era tutto chiuso! Su consiglio di un cuoco, già in pausa, incrociato sul retro, ho provato a suonare il campanello principale, ma invano. Il guardiano notturno, o receptionnist che fosse, dopo avermi educatamente risposto al citofono, si è affrettato a venire fin sulla soglia dell'ingresso per dirmi che non c'erano camere perché era chiuso e che non c'era nulla da mangiare perché la cucina era già chiusa! Non avendo mangiato dal mattino, ho provato a impitosirlo implorandolo: "ma almeno un panino non me lo può dare?". Niente. Anzi, niet. Mi sono infatti sentito come nella vecchia Russia di antica memoria sovietica... Trattato a pesci in faccia, come un qualsiasi suddito sovietico dei bei tempi!
Traducir